I presidenti da una risposta sottile e tanto stretta commossi, si guardarono l'un l'altro et il legato, preso immediate partito, rispose che tanto sarebbe stato riferito a' padri nella congregazione e risoluto secondo la loro deliberazione. Raccommandarono poi i presidenti, ciascuno a' piú famigliari suoi, la causa di Dio e della Chiesa: agl'italiani e spagnuoli dicevano che era una grand'ingiuria che dovessero seguir una mano de scismatici, che hanno incautamente parlato e contra la dottrina cristiana obligato a seguir la Scrittura sola. Ma a tutti in generale dicevano che sarebbe stata una grand'indegnità, quando la sinodo parlasse in modo che immediate nascesse una disputa inestricabile sopra; perché a veder quali siano i dottori che fondano nella Scrittura, mai si sarebbe d'accordo; appartenere alla degnità della sinodo parlar chiaro, e l'espressioni fatta esser la vera dicchiarazione del basileense. Et altre tal persuasioni usarono che quasi tutti vennero in risoluzione di non mutar la minuta, con speranza che, se ben i protestanti cercavano avantaggiarsi, quando poi la cosa fosse fatta si contentarebbono.
Le cose tutte poste in punto, il dí 24 fu la generale congregazione. In quella convennero in casa del legato gli elettori, i padri tutti e gl'ambasciatori di Cesare e di Ferdinando, che non erano soliti intervenire in tal sorti di congregazione. Il legato fece l'ingresso con brevi parole, dicendo che erano adunati per dar principio ad una azzione la piú ancipite che in piú secoli fosse occorsa alla santa Chiesa; perilché conveniva con maggior affetto del solito pregar Dio per il buon successo et invocato il nome dello Spirito Santo secondo il costume delle congregazioni, fu dal secretario letta la protestazione, alla quale avendo tutti i padri dato il placet, dal promotore fu fatta instanza che negli atti fosse registrata e fattone anco publico instromento.
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