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      Questa risoluzione dell'imperatore significata in Trento fu causa che si fece una congregazione generale e, proposta questa considerazione, fu deliberato sopraseder da ogni azzione conciliare, a beneplacito però della sinodo.
     
     
      [Assassinamento del cardinal Martinuccio, di che il processo è sepolto e l'atto resta impunito]
     
      Ma il pontefice sentí dispiacere di quello che s'era fatto, e sdegnato con l'imperatore anco per altri rispetti, scrisse a Trento che continuando a tener sospese le azzioni quanto manco giorni potessero, per riputazione della sinodo riassumessero le azzioni senza rispetto. La causa che oltra questo aveva irritato il papa et i cardinali fu perché, desiderando Ferdinando occupare la Transilvania, che dall'altra parte era da' turchi assalita, sotto pretesto di mantenerla per il picciolo figlio di Giovanni vaivoda, Giorgio Martinuccio, vescovo di Varadino, uomo di eccellente prudenza e di gran credito in quella regione, desiderava conservarla in libertà, e per ovviare al maggior pericolo, non potendo contrastare con turchi et austriaci insieme, elesse congiongersi con questi, con che, fatto contrapeso a' turchi, teneva le cose in gran bilancia. Gl'austriaci conoscendo che col guadagnar questo prelato, totalmente ottenevano la loro intenzione, oltra le altre cose che fecero a fine di restringerlo maggiormente ne' loro interessi, Ferdinando gli promesse una pensione di 80000 scudi, et ottenne l'imperatore con grand'instanza dal papa che lo creasse cardinale, e (cosa rare volte costumata) gli mandasse il capello et anco gli concedesse di portar l'abito rosso, che non gli era lecito per esser monaco di san Basilio; cose che furono esseguite in Roma nel mezo d'ottobre.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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