Inanzi la partita, liberò Giovanni Federico, duca di Sassonia, della preggione, per levar la gloria a Maurizio che da lui fosse stato liberato; il che fu anco di molto piacere a quel prencipe, al quale metteva piú conto aver la grazia dal nemico superiore che dal nemico pari et emulo. Poche ore dopo la partita d'Ispruc, Maurizio arrivò la medesima notte, dove, non toccate le cose di Ferdinando, né di quei cittadini, solo s'impadroní di quelle dell'imperatore e della corte sua. Da quella fuga vedendo i protestanti il vantaggio loro, mandarono fuori un altro manifesto, con significare in sostanza che, avendo preso le arme per la religione e libertà di Germania, sí come gl'inimici della verità nissun'altra mira ebbero se non che, oppressi i dottori pii, si restituissero gl'errori ponteficii e la gioventú in quelli s'educasse, avendone parte posti preggione et agli altri fatto giurare di partirsi e non tornare piú, il qual giuramento, se ben essendo empio non è obligatorio, con tutto ciò gli richiamavano tutti, gli commandavano di reassumer l'ufficio d'insegnare secondo la confessione augustana e, per levar ogni luogo alle calonnie, gli assolvevano anco dal giuramento prestato.
Continuando tuttavia il trattato della pace, finalmente si fece l'accordo in Passau nel principio d'agosto sopra tutte le differenze, et in quello che s'aspetta alla religione fu cosí ordinato: che fra sei mesi si congregasse una dieta, nella quale si dovesse trattar qual fosse il piú facile e commodo modo di compor le differenze della religione: per un concilio generale, o per un nazionale, o per un colloquio, o per un'universale dieta dell'Imperio; che in questa dieta si dovesse pigliar un ugual numero di persone pie, placide e prudenti dell'una e dell'altra religione, dando loro cura di pensare e proponer i modi convenienti, e che tra tanto né Cesare, né alcun altro potesse sforzar alcuno contra la sua conscienza o volontà, né de fatto, né con forma di raggione per causa di religione, né far cosa alcuna in vituperio e gravame d'alcuno per tal causa, ma lasciar viver ciascuno in quiete e pace, e che similmente i prencipi della confessione augustana non potessero molestar gl'ecclesiastici o secolari della vecchia religione, ma lasciargli goder le loro facoltà, signorie, superiorità, giurisdizzioni e ceremonie; che nella camera fosse a ciascuno amministrata giustizia, senza aver risguardo di che religione fosse e senza escluder quelli della confessione augustana dall'aver la porzione spettante loro nel numero degli assessori, e fosse lasciata libera la formula di giurare agli assessori et alle parti, per Dio e per i santi, overo per Dio e per gl'Evangelii.
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