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      Perilché anco confortò i principali della nobiltà, che desideravano mutazione, a proceder senza tumulto, assicurando che non averebbe violentato alcuno. Fece dar conto immediate al pontefice della sua assonzione con lettere di credenza scritte ad Edoardo Cerno, che anco si ritrovava in Roma ambasciatore della sorella. Ma il papa, procedendo col suo rigore, rispose che quel regno era feudo della Sede apostolica; che ella non poteva succeder come illegitima; che egli non poteva contravenire alle decchiarazioni di Clemente VII e Paolo III; che era stata una grand'audacia dell'aver assonto il nome et il governo senza lui; che perciò ella meritava che non ascoltasse alcuna cosa: ma pur volendo proceder paternamente, se rinonciarà le pretensioni sue e si rimetterà liberamente nell'arbitrio di lui, farà tutto quello che con degnità della Sede apostolica si potrà fare. Fu da molti creduto che alla inclinazione del papa si fossero aggionti gl'ufficii del re di Francia, il quale, temendo non seguisse matrimonio tra lei et il re di Spagna con dispensazione ponteficia, stimò ben assicurarsene, se fossero troncate le prattiche al bel principio. Ma la nuova regina, intesa la risposta del papa e stupendosi della precipitata natura dell'uomo, giudicò che il trattar con lui non fosse utile né per lei, né per il regno. Onde cessata la causa per quale aveva deliberato far le cose con sodisfazzione anco di Roma per quanto fosse possibile, lasciò libertà alla nobiltà di metter in deliberazione quel che fosse da fare per servizio divino e quiete del regno; da che ne seguí che, fattasi disputa in Westmonster in presenza di tutti i stati, incomminciata l'ultimo marzo sino al 3 aprile, tra gl'eletti da ambe le parti, a questo effetto congregato il parlamento, furono aboliti tutti gl'editti della religione fatti da Maria, restituiti quelli del fratello Edoardo, levata l'ubedienza al papa et alla regina dato il titolo del capo della Chiesa anglicana, confiscate le entrate de' monasterii et assignate parte alla nobiltà, parte alla corona, levate le imagini de' tempii dal popolo e bandita la religione romana.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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