Rispose però al re di Francia et all'imperatore in termini generali: contentarsi d'ogni luogo pur che fosse sicuro, ponderando quanto la sicurezza de' concilii fosse stata in ogni tempo riputata necessaria e fosse allora piú che mai di bisogno di quella, senza descendere a far opposizione a' luoghi nominati da loro. Ma al re Catolico rispose lodando la sua buona mente e confermandolo nel suo buon proposito; e quanto al sussidio ricchiesto, interponendo varie difficoltà, cosí per sostentar quanto piú poteva le commodità del clero, come per non offenderlo et averlo contrario, quando si fosse venuto a far il concilio.
[La religione riformata fa progressi]
Andavano sempre le cose de' catolici facendosi piú difficili; perché in Francia la parte ugonotta sempre acquistava, et in Scozia ancora fu concessa per publico decreto a tutti la libertà di credere, et in Fiandra gl'umori erano preparati per mettersi in moto alla prima occasione, la quale il re con molta flemma andava ritardando e concedendo, piú tosto con danno et indegnità propria, a quei popoli quello che volevano. Erano stati sempre ostinati in non voler prestar alcuna contribuzione al re, se non levava i soldati spagnuoli dal paese. In fine constretto gli levò; né per questo vollero contribuire, ma solo pagare gente del paese per guardia de' luoghi, independente da' ministri regii. Il re ogni cosa sopportava, essendo certo che ad ogni minimo rissentimento averebbono preso il pretesto della religione, et egli dissegnava di sopportar, aspettando che quell'ardor prima si estinguesse, e massime che si scoprí in questi tempi che anco in Spagna non erano ben estinte le semenze delle oppenioni nuove, che restavano coperte per timore, e che in Savoia similmente erano suscitati degl'altri eretici oltre i vecchi valdesi.
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