I svizzeri, ridotti in dieta a Bada, ascoltarono il noncio del pontefice, e ricevuto il breve uno de' burgomastri di Zurich lo basciò; di che avuto il papa aviso, non si poté contenere di non darne conto con molta allegrezza a tutti gl'ambasciatori residenti appresso di sé. Ma consultato il negozio, quanto al concilio, risposero i catolici che mandariano, e gli evangelici che non l'accettariano.
Publicatosi per Roma il negoziato de' noncii in Naumburg, fu sussurrato contra il pontefice perché fossero mandati da lui noncii alla dieta de' protestanti: di che egli si scusò che non era di suo ordine, ma ben che gl'aveva ordinato che facessero quanto l'imperatore voleva, et egli aveva cosí voluto; di che non lo biasmava, non curando pontigli, ma avendo solo animo di far bene. L'imperatore, fatta veder da suoi teologi e consegliata la bolla del concilio, scrisse al pontefice che, come Ferdinando, egli voleva totalmente aderire alla volontà di Sua Santità, contentandosi di qualonque forma di bolla e facendo ogni sorte d'officii acciò tutta la Germania se gli accommodasse; ma come imperatore non poteva parlare sin che non avesse risposta di quanto fosse trattato da' noncii apostolici e da' suoi ambasciatori che erano andati alla dieta che i protestanti riducevano in Naumburg. Era ben quasi sicuro che, se il papa non avesse dicchiarato la convocazione del concilio non esser continuazione, ma nuova indizzione, overo che le materie già decise potessero esser rivedute e ritrattate, la bolla [non] sarebbe stata accettata.
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