Cosmo, duca di Fiorenza, pretendeva preeminenza, come tenendo il luogo della republica fiorentina, che in tutti i tempi è stata preferita a duchi di Ferrara. Alfonso, duca di Ferrara, la pretendeva per esser la degnità ducale in casa de' progenitori suoi da molte successioni, dove Cosmo era allora primo duca di Fiorenza; al quale non poteva suffragare la raggione della republica che piú non era in piedi. Questo era favorito dalla Francia come cugino d'Enrico II e cognato di quei di Ghisa, l'altro si fondava sopra una sentenzia di Carlo V a suo favore. Alfonso faceva instanza in Germania che l'imperatore in una dieta con gl'elettori fosse giudice; che pareva al papa cosa pericolosa, quando la dieta di Germania facesse sentenzie sopra l'Italia, che tirava in consequenza essecuzione e dubio d'armi. Per rimediar questo, scrisse un breve ad ambidue i duchi: esser proprio della Sede apostolica e del vicario di Cristo sentenziare in sí fatte cause, commandando ad ambidue di presentar a lui, come solo legitimo giudice, le loro raggioni et aspettarne sentenzia. E per esser preparato ad ogni evento, deliberò di fortificar il Castello di Roma, la Città Leonina, detta volgarmente Borgo, et i luoghi opportuni dello Stato suo, et impose gravezza per allora di 3 giulii per rubio di grano in tutto lo Stato ecclesiastico. E per non dar gelosia a' prencipi, chiamò gl'ambasciatori dell'imperatore, Spagna, Portogallo e Venezia, a' quali diede parte della deliberazione e delle raggioni, commandando che avisassero i loro prencipi; che il tutto sarebbe fatto con leggier gravame de' sudditi, essendo la gravezza da lui ordinata minore dell'imposta da Paolo IV con far celebrar la catedra di san Pietro: perché per la sua il povero non pagava piú che 3 giulii in tutto l'anno, che per la festa di Paolo IV ne perdeva 5 col restar di lavorar quel giorno.
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