Pagina (854/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Poi, trattandosi d'accommodar le controversie, fu ordinato che i vescovi dovessero convenire per i 10 agosto in Poisí et a' ministri de' protestanti fosse dato salvocondotto per ritrovarvisi, contradicendo a ciò molti de' catolici, a' quali pareva cosa strana, indegna e pericolosa che si mettesse in compromesso la dottrina sino allora ricevuta et in pericolo la religione de' maggiori. Ma cessero finalmente, perché il cardinale di Lorena prometteva ampiamente di dover confutar gli eretici e ricevere sopra di sé ogni carico; aiutandolo anco a questo la regina, la qual, conosciuto il desiderio del cardinale d'ostentar il suo ingegno, aveva caro sodisfarlo.
      Al papa andò nuova di questi doi editti insieme, dove trovò che lodare e che biasmare: commendava il parlamento che avesse sostenuto la causa della religione; biasmava che, contra le decretali ponteficie, non si dovesse proceder a maggior pena che di bando. Per conclusione diceva che, quando i mali superano le forze de' rimedii, altro non si può fare se non alleggierirgli con la toleranza. Ma il pericolo imminente della ridozzione de' prelati, e massime insieme co' protestanti, esser intolerabile; che egli averebbe fatto il possibile per ovviare, e non giovando la opera sua, sarebbe senza colpa. Adonque trattò con l'ambasciatore efficacemente et in conformità fece per mezo del suo noncio instanza al re, acciò, poiché non si poteva pretermetter la ridozzione, almeno fosse aspettato l'arrivo del cardinale di Ferrara, che allora, in presenza d'un legato apostolico con pienissima autorità, la ridozzione sarebbe stata legitima.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Poisí Lorena Ferrara