Pagina (891/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Furono due tumulti causati dalle prediche, uno in Digiun e l'altro in Parigi, notabilissimi non solo per l'uccisione de molti, ma anco per la ribellione a' magistrati, che fece risolver il conseglio regio di pigliarci rimedio; il quale, acciò fosse appropriato a tutto 'l regno, furono chiamati da tutti li parlamenti i presidenti et un numero de conseglieri eletti per deliberare con maturità quello che si potesse fare. Et [a'] 17 genaro fu redotto in San Germano, dove congregati tutti, espose il cancellier per nome regio che erano chiamati per consultar de' rimedii a' moti eccitati nel regno: fece una recapitulazione di tutte le cose occorse, soggiongendo che, quanto alle cose della religione, si doveva lasciar la cognizione a' prelati, ma dove si tratta della tranquillità del regno e di contener li sudditi nell'ossequio del re, ciò non poter pertenere agl'ecclesiastici, ma a' regii consultori. Che aveva sempre lodato Cicerone, solito di biasmare Catone che, vivendo in un secolo corrottissimo, nelle deliberazioni era cosí severo e rigido, come un senatore della republica di Platone. Che le leggi si doveva cercar d'accommodarle al tempo et alle persone, sí come la calza al piede. Che si metteva in deliberazione allora questo particolare: se era servizio del re permetter o proibire le congregazioni de' protestanti; nel che non s'aveva da disputar qual religione fosse migliore, non trattandosi di formar una religione, ma di ordinar una republica; non esser cosa assurda che molti siano buoni cittadini e non buoni cristiani e che si possi viver in pace anco tra quelli che non hanno le cose sacre communi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Digiun Parigi San Germano Cicerone Catone Platone