11 Che condizioni si debbino assignare, acciò il matrimonio non sia clandestino, ma contratto in faccia della Chiesa.
12 Che provisione si debbe far intorno i grandi abusi che causano gli questuanti.
Appresso di questi fu dato a' teologi l'infrascritto punto da studiare per doverlo discutere in una congregazione propria per questo: se, sí come Evaristo et il concilio lateranense hanno decchiarato che li matrimonii fatti in occulto non siano riputati validi nel foro e quanto alla Chiesa, cosí il concilio possi dicchiarare che assolutamente siano nulli, in maniera che l'occoltazione e secretezza sia posta tra gl'altri impedimenti che annullano il matrimonio.
In questo mentre, essendosi scoperto in Germania, che i protestanti trattavano una lega, e si facevano qualche provisioni di soldati, l'imperatore scrisse a Trento et al papa ancora che in concilio si soprasedesse sin tanto che apparisse a che termine fosse per arrivare quel moto: perilché il rimanente del mese per questa causa e per esser i giorni santi si passò tutto in ceremonie.
[Ricezzione dell'ambasciator spagnuolo, del fiorentino, degli svizzeri, e di quei del clero d'Ongheria]
Il dí 16 fu ricevuto Francesco Ferdinando d'Avalos, marchese di Pescara, ambasciator del re Catolico, in congregazione generale e letto il mandato fu fatta per suo nome un'orazione, con dire in sostanza: che essendo il concilio unico rimedio per i mali della Chiesa, con ottima raggione Pio IV l'ha giudicato necessario in questi tempi; al quale Filippo, re di Spagna, sarebbe personalmente intervenuto per dar essempio agl'altri prencipi, ma non potendo, ha mandato il marchese per assistergli e favorirlo in tutto quello che il re può, sapendo che se ben la Chiesa è difesa da Dio, ha però bisogno alle volte di qualche aiuto umano.
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