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      Che l'ambasciator non giudica esservi bisogno d'essortar la sinodo, conoscendo l'incredibile e quasi divina sapienza di quella; vede già li fondamenti ben gettati e le cose che al presente si trattano maneggiate con arte che lenisce, non essaspera; onde sperando che le azzioni avvenire corrisponderanno, solo promette ogni ufficio, opera e grazia del re. Rispose il promotor per nome del concilio che la venuta dell'ambasciator d'un tanto re aveva gionto animo e speranza alla sinodo che i rimedii per i mali della cristianità saranno salutari; però abbraccia la Maestà Sua con tutto l'animo, gli rende grazie, si offerisce corrisponder a' meriti di lei e far tutto quello che sia in onore suo, e riceve, come debbe, il mandato. Nella congregazione de' 18 fu ricevuto l'ambasciator di Cosmo, duca di Fiorenza e Siena, il quale, letto il mandato, fece l'orazione, nella quale si dilatò a mostrar la congionzione del suo duca col pontefice, essortò i padri a purgar la Chiesa et esplicar la luce della verità insegnata dagl'apostoli, offerendo loro tutti gli aiuti del suo duca, sí come egli gli aveva offerto al pontefice per conservazione della maestà della Sede romana. Rispose il promotor per nome della sinodo con rendimento di grazie, fatta commemorazione riverente di Leon X e Clemente VII, soggiongendo che per altro non era congregata, né ad altro attendeva, se non a levar ogni dissensione, scacciate le tenebre dell'ignoranza e manifestata la verità.
      Nella congregazione de' 20 furono ricevuti Melchior Lusi, ambasciator de' svizzeri catolici, insieme con Gioachimo, proposto abbate, per nome degl'abbati et altri ecclesiastici di quella nazione.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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