Venne anco a parole Paolo Emilio Verallo, vescovo di Capaccio, col vescovo di Parigi in un congresso di molti vescovi; perché, avendo questo biasmato il deliberare per pluralità de voti et avendo quello risposto che tutti i vescovi erano uguali, l'interrogò Parigi quante anime erano sotto la cura sua, al che avendo risposto che 500, soggionse quell'altro, che, comparandosi le loro persone, egli gli cedeva, ma rispetto a' rapresentati dall'uno e l'altro non si doveva pareggiare chi parlava per 500 a chi parlava per 500000.
[Gli ambasciatori francesi si presentano in congregazione. Orazione di Pibrac]
Essendo le cose in questi termini, non si fece altra congregazione sino a' 26, nella quale gl'ambasciatori francesi, che prima avevano communicato la loro instruzzione con gl'imperiali e s'erano ben intesi insieme secondo il commandamento de' loro signori, si presentarono nella congregazione generale: dove, esibito il mandato della loro ambasciaria e letto, Vido Fabro fece una longa orazione, nella quale, avendo esposto il continuato desiderio del re che fosse convocato il concilio in luogo opportuno e non sospetto, e gl'ufficii per ciò da lui fatti col pontefice e con tutti i prencipi cristiani, soggionse il frutto che dalla apertura di quello si doveva aspettare, e passò a dire che, sí come fallano gravissimamente quelli che vogliano rinovare tutti i riti della Chiesa, cosí il volergli sostentare pertinacemente tutti, senza tener conto di quello che ricerca la condizione de' tempi presenti e la publica utilità, è degno di non minor riprensione.
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