Ma sopra il quarto articolo è maraviglia quanto fossero uniti i teologi spagnuoli e gli altri da Spagna dependenti in consegliare che non si permettesse in modo alcuno l'uso del calice alla Germania, né ad altri. La sostanza delle cose dette da loro fu che, non essendo cessata alcuna delle cause che mossero la Chiesa ne' tempi superiori a levar il calice al popolo, anzi essendo quelle tutte fatte piú urgenti che già non erano, et essendone aggionte altre piú forti et essenziali, conveniva perseverar nel deliberato dal concilio di Costanza, e dalla Chiesa prima e dopo. E discorrendosi quanto a' pericoli d'irreverenza che era il primo genere di cause, quelli al presente esser da temere piú che già tempo; perché allora non vi era alcuno che non credesse fermamente la real e natural presenza di Cristo sotto il sacramento dopo la consecrazione, sino che le specie duravano, e con tutto ciò il calice si levò per non aver gl'uomini quel risguardo al sangue di Cristo che era necessario: che riverenza si può sperar adesso, quando altri negano la real presenza et altri la vogliono solo nell'uso? La devozione ancora ne' buoni catolici esser diminuita, et accresciuta molto la diligenza nelle cose umane e la trascuratezza nelle divine; onde potersi temere che una maggior negligenza possi produr maggior irreverenza. Il far differenti li sacerdoti dagl'altri esser piú che mai necessario ora che i protestanti gli hanno messo in essoso al popolo e seminata dottrina che gli leva le essenzioni, gli sottopone a magistrati laici e detrae dalla potestà d'assolvere da' peccati, e vuol anco che siano dal popolo chiamati al ministerio, e soggetti ad esser deposti da quelli; il che debbe costringer la Chiesa a conservar accuratamente tutti quei riti che possono dargli riputazione.
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