Decchiara inoltre che sotto ciascuna delle specie si ricevi tutto Cristo et il vero sacramento, e chi ne riceve una sola non è defraudato d'alcuna grazia necessaria alla salute per quello che al frutto s'aspetta. Finalmente insegna che i fanciulli, inanzi l'uso della raggione, non sono ubligati alla communione sacramentale, non potendo in quella età perder la grazia, non condannando però l'antichità del contrario costume in qualche luoghi servato, dovendosi senza dubio credere che non abbiano fatto ciò per necessità di salute, ma per altra causa probabile.
In conformità di questa dottrina furono letti 4 anatematismi:
1 Contra chi dirà che tutti i fedeli sono tenuti per precetto divino o per necessità di salute a ricever tutte due le specie dell'eucaristia.
2 Che la Chiesa catolica non abbia avuto giuste cause di communicar li laici e non celebranti con la sola specie del pane, overo in ciò abbia errato.
3 Contra chi negherà che sotto la sola specie del pane tutto Cristo, fonte et autore di tutte le grazie, sia ricevuto.
4 Contra chi dirà la communione della eucaristia esser necessaria a' fanciulli inanzi l'uso della raggione.
Dopo questo fu anco letto un altro decreto, dicendo che la sinodo si riserva con la prima occasione d'essaminar e deffinir doi altri articoli non ancora discussi, cioè: se le raggioni per quali la Chiesa ha communicato sotto una specie debbono esser ancora ritenute e non concesso il calice ad alcuno; e se parendo che si possi conceder per oneste raggioni, con qual condizione ciò si debbia fare.
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