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      E le querele de' francesi si rinovarono quando gli andò aviso dall'Isle, ambasciator del loro re in Roma, che egli per ordine regio aveva fatto l'istessa ricchiesta al papa, che fossero i vescovi francesi aspettati per tutto settembre, e la Santità Sua aveva risposto che ciò rimetteva a' legati. Diceva Lansach che era cosa degna di memoria eterna: il papa rimetteva a' legati, li legati non potevano senza la sinodo, quella non poteva udire; et il re et il mondo rimanevano delusi.
     
     
      [Pareri de' prelati sul sacrificio. Richiesta degli spagnuoli contra l'abuso de' conclavisti]
     
      Il dí 11 agosto li vescovi comminciarono a dar il voto sopra i decreti in materia del sacrificio, e quasi tutti passarono leggiermente il tutto e concordemente, se non che alcuni non sentivano che si mettesse l'oblazione di nostro Signore nella cena, et altri lodavano che si ponesse, e per piú giorni il numero d'ambe le parti fu quasi pari. Non debbo tralasciare, come cosa degna di memoria, che il 14 d'agosto arrivò Giacomo Lainez, general de' giesuiti; sopra il luogo del quale, per esser quella società non mai piú intervenuta in concilio, vi fu molto che trattare, non contentandosi del luogo ultimo de' generali de' regolari et adoperandosi tre della medesima società per metterlo inanzi; per la qual causa non si vede nominato ne' cataloghi degl'intervenuti in concilio.
      I prelati spagnuoli presentarono a' legati una ricchiesta da tutti loro sottoscritta, dove, avendo narrato molti inconvenienti nati per le essorbitanti grazie e privilegii a' conclavisti concessi, dimandarono revocazione o almeno moderazione.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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