Pagina (1083/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dopo furono lette sue lettere direttive alla sinodo, in quali si scusava di non poter andar al concilio per la longhezza della strada e pregava che, finito, gli fossero mandati i decreti di quello, che prometteva fargli osservare intieramente. Queste stesse cose erano state lette nella congregazione prima, ma non vi fu fatto sopra riflesso. La protestazione del portoghese svegliò gli animi a considerare diverse assordità che erano in quella narrazione e fu eccitato qualche susurro, e li prelati portoghesi si movevano per parlare. Ma dal promotore, per ordine de' legati, fu detto che sopra questo s'averebbe parlato in congregazione.
      E procedendosi inanzi agl'atti conciliari, il vescovo celebrante lesse la dottrina del sacrificio della messa, in 9 capi divisa, quale in sostanza conteneva:
      1 Che per l'imperfezzione del sacerdozio levitico fu necessario un altro sacerdote secondo il rito di Melchisedech. Questo fu Cristo, nostro Signore, il qual se ben offerí se stesso una sola volta nella croce, per lasciar nella Chiesa un sacrificio visibile, rappresentativo di quello della croce et applicativo della virtú del medesimo, dicchiarandosi sacerdote secondo il rito di Melchisedech, offerí a Dio Padre il suo corpo e sangue sotto le specie del pane e del vino, e gli diede agl'apostoli per riceverle; et a loro et a' successori commandò che le offerissero: e questa è quella offerta monda, da Malachia predetta, quale san Paolo chiama mensa del Signore e fu figurata da' varii sacrificii dell'età della natura e della legge.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Melchisedech Cristo Chiesa Melchisedech Dio Padre Malachia Paolo