Ma nel secondo articolo fra Pietro Soto s'estese con molte parole a mostrar che erano 7 ordini, ciascuno d'essi propriamente sacramento e tutti da Cristo instituiti, e trattò che fosse necessario farne sopra decchiarazione, perché alcuni canonisti, passando i termini della professione loro, hanno aggionto doi altri, la prima tonsura et il vescovato, l'openione de' quali potrebbe indur molti altri errori piú importanti. Similmente si estese a dimostrare che Cristo aveva essercitato nella vita mortale questi ordini graduatamente et in fine il sacerdozio che è l'ultimo, e sí come tutta la vita di Cristo fu inviata a quell'ultimo sacrificio, cosí esser chiaro che tutti gl'ordini non sono per altro, se non per far scala alla salita del sommo grado, che è il sacerdozio.
Ma fra Girolamo Bravo, esso ancora dominicano, avendo protestato di tener fermamente che gl'ordini fossero sette e ciascuno d'essi vero sacramento, e che si doveva servar l'uso della Chiesa, che per mezo degl'ordini inferiori passa a' superiori et al sacerdozio, soggionse non parergli che si dovesse descendere a cosí minuta decchiarazione, attesa la varietà che è tra teologi, de' quali con difficoltà si troverà che doi convengano; onde il Gaetano in sua vecchiezza, atteso questo, lasciò scritto che chi raccoglie le cose insegnate da' dottori e scritte ne' ponteficali antichi e moderni, vederà la materia molto confusa in tutti gl'altri ordini, fuorché nel presbiterato. Il Maestro tenne che li minori e sottodiaconato siano instituiti dalla Chiesa; il diaconato, instituito nella Scrittura, pare un ministerio delle mense, e non come il nostro dell'altare.
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