A questo effetto si ridussero li spagnuoli insieme e, dopo aver discorso fra loro la necessità del riformare e fermata la speranza di vederne frutto per l'inclinazione dell'imperatore, dalla quale il re loro, per natura inclinatissimo a pietà, non averebbe dissentito, e perché li prelati francesi, che in breve s'aspettavano, averebbono promosso et aiutato l'opera con affetto e diligenza, passarono a raccontare diversi abusi, mostrando l'origine di tutti venire dalla corte romana, la quale non solo è corrotta in sé medesima, ma è ancora causa della deformazione di tutte le chiese. E narrata l'usurpazione dell'autorità episcopale con le riserve, la qual se non fosse restituita e levato alla corte quello che s'ha assonto, a' vescovi spettante, mai gl'abusi si leverebbono, considerò Granata che, essendo necessario prima gettar li fondamenti per far una cosí nobil fabrica, il campo allora esser aperto, che si parlava del sacramento dell'ordine, se sarà determinato che la autorità episcopale sia da Cristo instituita, ché da questo si tirerà in consequenza che non può esser diminuita e si renderà a' vescovi quello che datogli da Cristo, per ambizione et avarizia d'altri e negligenza loro gli è stato usurpato. Aggionse Braganza che tanto piú era necessario, quanto l'autorità episcopale è ridotta a niente e fatto un ordine superiore a' vescovi, incognito nel passato alla Chiesa, quello cioè de' cardinali, i quali ne' primi tempi erano stimati nel numero degl'altri preti e diaconi, e solo dopo il decimo secolo s'inalzarono oltre il debito grado; ma non tanto che ardissero uguagliarsi a' vescovi, de' quali furono riputati inferiori anco sino al 1200; ma dopo s'hanno non solo pareggiato, ma essaltati sopra, sí che al presente tengono i vescovi per servitori nelle loro case, né mai la Chiesa sarà riformata, sin che i vescovi e cardinali non siano ridotti al luogo debito a ciascuno.
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