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      Furono anco notati 8 canoni, l'ottavo de' quali diceva: "Chi dirà che i vescovi non siano instituiti iure divino, o non siano superiori a' preti, o non abbiano autorità di ordinare, o quella competisca anco a' preti, sia anatema preoccupato d'una opinione, la ritrova in tutto quello che legge e non è maraviglia se questi doi prelati ciascuno trovava la sua nelle medesime parole, le quali li ponteficii intendevano esser dette della sola potestà dell'ordine, e li spagnuoli di tutta, che comprende l'ordine e giurisdizzione; quantonque alcuni de' ponteficii credessero che Mantova studiosamente fingendo di sentir con gl'altri, facesse legger la deliberazione vecchia, non per confermare la propria sentenza, ma la spagnuola, che sentiva in secreto.
     
     
      [Lorena giunge in Trento]
     
      Essendo il cardinale di Lorena entrato in Italia, il pontefice non poté negar a' francesi di fare che fosse aspettato, e scrisse a Trento che la sessione fosse prolongata, non però tanto che uscisse fuori il mese novembre; et avendo li legati aviso che il cardinale si trovava sul lago di Garda, nella congregazione de' 9 novembre propose il cardinal di Mantova di differir la sessione sino a' 26 del medesimo mese. Il che non sapendo Lorena, mandò inanzi Carlo de' Grassi, vescovo di Montefiascone, e scrisse anco lettere a' legati che, piacendo loro aspettarlo, sarebbe in pochi giorni in Trento; et essi risolsero di non far piú congregazione sino alla venuta sua per dargli maggior sodisfazzione. Riferí il vescovo suddetto che quello cardinale in tutti li suoi raggionamenti mostrava andar con buona intenzione, volendo anco mandar a Sua Santità li voti suoi, acciò gli potesse veder; che li prelati di sua compagnia andavano per servizio di Dio e con buon animo verso la Sede apostolica, e sperava la gionta de' francesi dover causare concordia nel concilio e dover esser causa di far attender fruttuosamente alla riforma, senza aver rispetto alcuno agl'interessi proprii; et altre tal cose, le quali se ben testificate dal Grassi e confermate dall'ambasciator Ferrier, però da' ponteficii erano credute per solo complemento, ma non ad effetto di tralasciar d'usare tutti li rimedii dissegnati et in Trento et in Roma.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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