Commendarono la pietà e la buona intenzione del re, e narrarono il desiderio del pontefice per la riformazione della Chiesa e quanto egli aveva operato per riformazione della corte, senza aver risguardo che si diminuissero le proprie entrate e che al concilio ha sempre scritto instando per la riforma; alla quale essi legati ancora erano grandemente inclinati e disposti, ma venivano impediti per le contenzioni de' prelati, che consummavano quasi tutto 'l tempo. Che se in Francia vi era pericolo di perder l'ubedienza de' catolici, quella era materia da trattare con Sua Santità. Quanto all'imprestito, dissero esser cosí grande la paterna carità del pontefice verso il re et il regno, che conveniva tener per certo le condizioni da lui poste nell'imprestito esservi framesse per pura necessità. Et essendo passati tra loro varii complementi, conclusero che il lunedí sarebbe andato nella congregazione generale per espor a' padri la caggione della sua venuta e per legger a loro anco le lettere del re.
[I legati prendono sospetto di Lorena]
I legati restarono con gran pensiero per le parole dette dal cardinale di non voler impedirsi nelle cose del regno, ma lasciar la cura agl'ambasciatori, non ritrovandole conformi a quello che avevano mostrato pochi giorni inanzi Lansac e Ferrier, rallegrandosi della venuta del cardinale, come se avessero ad esser liberi d'ogni peso e carico, dovendo riposar il tutto (dicevano essi) sopra Sua Signoria Illustrissima, dalle quali conclusero che conveniva aver molto l'occhio a quelle dissimulazioni, massime aggiongendovisi certo aviso, che ebbe il cardinale Simoneta da Milano, che gl'abbati francesi allogiati in Sant'Ambrosio ebbero a dire che sarebbono stati uniti con spagnuoli, tedeschi et altri oltramontani e che andavano per trattar cose che non sarebbono piacciute alla corte; e gionto appresso che in tutti li raggionamenti de' francesi si sentiva proporre che non era da perder in questioni il tempo che si doveva dispensar in parlar della riforma; che si doveva incomminciar dal levar la pluralità de beneficii e che il cardinale voleva esser il primo a lasciargli; che le dispense s'abbiano a dar gratuitamente; che si levassero le annate, prevenzioni e date picciole, e si facesse una sola provisione per beneficio; essaggerando anco che il pontefice aveva una bellissima occasione d'acquistarsi immortal gloria col fare le suddette provisioni e sodisfar a' popoli cristiani per unirgli e pacificargli, provedendo agli abusi et inconvenienti, e che in ricompensa pagherebbono a Sua Santità meza decima.
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