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      Che chiunque non si riputava per decreto di Cristo obligato a questi ufficii, o era piú utile per li negozii de' regni e republiche, lasciasse il carico di pastore et attendesse a quei negozii soli: che è ben molto far bene un carico, ma doi contrarii è impossibile. Non piacque a' cardinali per la longhezza, per esser stato il primo a disputare quella materia con raggione, e però parlò con veemenza dalmatina, con assai de' modi di san Gieronimo e parole tolte da quello di peso. Simoneta l'averebbe volontieri interrotto, ma restò per l'occorrenza del vescovo di Guadice: nondimeno lo chiamò in presenza di molti prelati e lo riprese acremente che aveva parlato contra il papa. Il vescovo si difese umilmente e con raggioni, e pochi dí dopo, allegando indisposizione, chiese licenzia e l'ebbe, e si partí il 21 del mese.
      La controversia della residenza dopo questo tempo mutò stato, e quelli che l'aborrivano non s'affaticavano piú a mostrar con raggioni overo con autorità, come sin allora s'era fatto, che fosse di legge umana, ma si diedero a spaventar quelli della contraria opinione con dire che l'attribuirla alla divina era un diminuire l'autorità del papa: perché ne seguirebbe che non potesse piú accrescere o diminuire, dividere overo unire, mutar o trasferir le sedi episcopali, né lasciarle vacanti o darle in amministrazione o commenda; che non potrebbe restringere, né meno levare l'autorità d'assolvere; che con quella determinazione si veniva a dannar in un tratto tutte le dispense concesse da' pontefici e levar la facoltà di concedere all'avvenire.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Cristo Gieronimo Guadice