Pagina (1229/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Per questa causa si diedero a far qualche secrete prattiche con altri prelati, persuadendo la moderazione; il che facendo alla francese senza intiera cauzione, fu noto agl'ambasciatori. Perilché Lansac gli congregò tutti e riprese acremente che ardissero opponersi alla volontà regia, della regina, del conseglio tutto e del regno; gl'essortò non solo a non contra operare, ma a promover la regia deliberazione, e l'ammonizione fu in forma che si conosceva non senza rigore.
      Ma prima che narrare la negoziazione di Roma, è ben portar qui la sostanza della proposta francese, la qual fu immediate stampata in Ripa et a Padoa; e conteneva: che gl'ambasciatori già molto tempo avevano deliberato, esseguendo il commandamento del re, di proponer al concilio le cose contenute in quel scritto; ma avendo l'imperatore fatto propor quasi le stesse, per non importunar li padri, avevano aspettato di veder la risoluzione sopra le proposte di Sua Maestà cesarea. Ma ricevuto nuovo commandamento dal re e vedendo l'istanza dell'imperatore portata piú in longo che non si pensava, avevano deliberato non differir piú, non volendo essi cosa singolare, separata dal rimanente della cristianità; e che il re, desiderando che si tenga conto delle cose da lui proposte, rimette nondimeno il giudicio e la cognizione di tutte a' padri. Erano li capi 34:
      1 Che non siano ordinati sacerdoti se non vecchi con buona testimonianza del popolo, esperimentati per buona vita passata, e siano punite le carnalità e transgressioni loro secondo li canoni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Lansac Roma Ripa Padoa Sua Maestà