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      13 Che per conto del catechismo et instruzzione summaria della dottrina cristiana sia ordinato quello che la cesarea Maestà ha proposto al concilio.
      14 Che un solo beneficio sia conferito ad uno, levata via la differenza della qualità di persone e di beneficii compatibili et incompatibili, divisione nuova, incognita agl'antichi decreti, causa di gran turbe nella Chiesa catolica, e li beneficii regolari siano dati a' regolari, e li secolari a' secolari.
      15 Che chi al presente ha doi o piú, retenga quel solo che eleggerà tra breve tempo, altrimenti incorra la pena degl'antichi canoni.
      16 Che per levar ogni nota d'avarizia dall'ordine sacerdotale, sotto qual si voglia pretesto, non sia ricchiesta alcuna cosa per l'amministrazione delle cose sacre, ma sia provisto che li curati con doi o piú chierici abbiano di che vivere et essercitar l'ospitalità; dando ordine il vescovo con unione de beneficii o assignazione di decime, overo, dove ciò non si potrà, provedendo il prencipe per subvenzioni e collette imposte sopra le parochie.
      17 Che nelle messe parochiali sia esposto l'Evangelio chiaramente secondo la capacità del popolo, e le preghiere che il paroco fa insieme col popolo siano in lingua volgare, e finito il sacrificio in latino, facciano publiche orazioni in lingua volgare parimente, e si possi in quel tempo e nell'altre ore cantar nella medesima lingua canti spirituali o salmi di David approvati dal vescovo.
      18 Che l'antico decreto della communione sotto ambedue le specie di Leone e Gelasio sia rinovato.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Maestà Chiesa Evangelio David Leone Gelasio