L'altro giorno seguí il decano di Parigi, che dell'instituzione del matrimonio e della grazia che in quello si riceve e del dannare chi lo asserisce invenzione umana parlò abondantemente con dottrina scolastica. Ma sopra l'articolo de' clandestini, avendo disputato che erano veri matrimoni e sacramenti, pose difficoltà se la Chiesa avesse potestà d'irritargli. Contradisse a quell'openione che nella Chiesa vi sia autorità sopra la materia de' sacramenti; discorse che nissun sacramento al presente legitimo può la Chiesa far che all'avvenire non sia valido; essemplificò della consecrazione dell'eucaristia e passò per tutti li sacramenti; disse non esser tale la potestà ecclesiastica, che alcun debbi presupporsi di poter impedir tutti li peccati; che la Chiesa cristiana era stata 1500 anni soggetta a quello che adesso vien descritto per intolerabile, e quel che non meno si debbe stimare, dal principio del mondo li matrimoni secreti sono stati validi e nissun ha pensato di volergli annullare, con tutto che frequentemente sia occorso il caso d'un publico, contratto dopo d'un matrimonio segreto, che par sii un insolubile, il qual da ogni canto porti inconvenienti; che il primo matrimonio tra Adam et Eva, essemplare di tutti gl'altri, non ebbe testimonii. Non restò senza esser stimato il parer di questo dottore; ma fu molto grato a' prelati italiani che, occorrendogli una volta nominar il papa, aggionse formalmente questo epiteto con la seguente esposizione, dicendo: "rettor e moderator della Chiesa romana, cioè dell'universale"; con che diede anco materia a molti raggionamenti, perché valendosene li ponteficii per concludere che parimente nel canone dell'instituzione si poteva dir che il papa ha potestà di regger la Chiesa universale, rispondevano li francesi esser gran differenza dir assolutamente la Chiesa universale, che s'intende l'università de' fedeli, dal dire la Chiesa romana, cioè universale dove quel "romana" decchiara l'"universale", inferendo che è capo dell'universale, e che tutti li luoghi dove si dà autorità al papa sopra tutta la Chiesa, s'intendono disgiontivamente, non congiontivamente, cioè sopra ciascuna parte della Chiesa, non sopra tutte insieme.
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