4 Qual sia la potestà di Cesare, vacante la Sede romana et aperto il concilio.
5 Se trattandosi delle cose spettanti alla pace e tranquillità della republica cristiana, dovessero gli ambasciatori de' prencipi aver voto decisivo, se ben non l'hanno trattandosi de' dogmi della fede.
6 Se li prencipi possono rivocare li suoi oratori e prelati dal concilio senza participazione de' legati.
7 Se il papa possi disciogliere o sospendere il concilio senza la participazione de' prencipi cristiani, e massime della Maestà cesarea.
8 Se sia opportuno che li prencipi s'intromettessero per operare che nel concilio siano trattate le cose piú necessarie et ispedienti.
9 Se gl'oratori de' prencipi possino per loro medesimi esponer a' padri quelle cose che li loro prencipi commettono che siano esposte.
10 Se si può trovar modo che li padri, cosí mandati dal papa, come da' prencipi, siano liberi nel dire li loro voti in concilio.
11 Che cosa si possi far acciò il papa e la corte romana non s'intromettino, ordinando quello che s'ha da trattare in concilio, acciò la libertà de' padri non sia impedita.
12 Se si può trovar modo che non sia fatta fraude o violenza o estorsione nel prononciar le sentenze de' padri.
13 Se si può trattar cosa alcuna, sia dogma o cosa spettante alla riforma della Chiesa, che non sia prima discussa da' periti.
14 Che rimedio si potrebbe trovar, quando li prelati italiani continuassero nell'ostinazione di non lasciar risolvere le cose.
15 Che rimedio si potrà trovar, acciò li prelati italiani non facciano conspirazione insieme, occorrendo parlar dell'autorità del papa.
| |
Cesare Sede Maestà Chiesa
|