[Si attende a temperar il decreto della residenza e della fonzione degli ordini ecclesiastici]
Risoluto di lasciar da canto anco questo capo, come s'è detto, s'attese ad accommodar il capo della residenza, levato via tutto quello che potesse dispiacere a chi la teneva de iure divino et a chi de positivo. Il cardinale di Lorena s'adoperò con grandissima diligenza et efficacia a concordar le parti, risoluto che onninamente la sessione si facesse al tempo determinato; perché avendo in quei giorni avuto dal pontefice amorevolissime lettere che l'invitavano ad andar a Roma et abboccarsi con lui et avendo già deliberato di dar ogni sodisfazzione alla Santità Sua, era risoluto di dargli quella molto desiderata per caparra, cioè di metter fine alle discordie e componer le differenze tra li prelati. Ma quanto all'andar a Roma, rispose parole ambigue, volendo aspettar prima risposta di Francia.
Un altro impedimento, se ben di causa non molto importante, allongava il progresso. Questo era il trattar delle fonzioni degl'ordini, di che era proposto un grand'e longo capitolo, dove s'esplicavano tutte, incomminciando dal diaconato, sino all'ostiariato. Questo fu, al principio che si formarono li decreti, da' deputati composto come necessario per opporsi a' protestanti, li quali dicono quelli ordini non esser stati instituiti da Cristo, ma per introdozzione ecclesiastica e, per esser officii di buon et ordinato governo, vi sia commodo e bisogno di loro, ma non siano sacramenti. Era il capo del decreto tratto dal Pontificale, prescrivendo le fonzioni di ciascuno, che longo sarebbe riferire e superfluo, potendosi legger nel libro medesimo, e dicchiarava oltre ciò il decreto che quelle non possono esser essercitate se non da chi, essendo promosso dal vescovo, ha ricevuto da Dio la grazia et impresso il carattere per poterlo essercitare.
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