Pagina (1403/1561)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Era giudicato molto specioso il decreto che li ministerii degl'ordini, dal diaconato sino all'ostiariato, non fossero essercitati se non da' promossi all'ordine proprio di quelli, ma pareva cosa assai difficile da osservare che in nissuna chiesa potessero esser sonate le campane o serrate et aperte le porte, se non da ostiarii ordinarii, né meno accese le lampade e candele se non da acoliti, li quali essercitassero quei carichi manuali a fine di pervenire al sacerdozio; e pareva un poco di contradizzione l'aver assolutamente determinato che quei ministerii non fossero essercitati se non da persone ordinate, e poi commandato a' prelati che li restituissero in quanto si potesse farlo con commodità; poiché, servando il decreto assoluto, è ben necessario che, dove non si possino aver persone ordinate per essercizio delle fonzioni, si resti senza essercitargli, e se possono esser essercitate senza ordini, mancando il commodo, si poteva con piú decoro tralasciar la definizione assoluta.
      Nel decreto dell'ordinazione de' preti fu giudicato molto conveniente l'averci prescritto quella condizione che fossero atti ad insegnar il popolo: ma ciò non parerà molto coerente con quell'altra dottrina et uso, che al sacerdozio non sia essenziale l'aver cura d'anime; onde li preti che si ordinano con pensiero di non riceverla mai, non è necessario che siano atti ad insegnar il popolo. E l'assegnar per condizione necessaria negl'ordini minori il saper la lingua latina, dicevano alcuni che era un dicchiararsi di non esser concilio generale di tutte le nazioni cristiane, né questo decreto poter esser universale et obligar le nazioni d'Africa e d'Asia e di gran parte d'Europa, dove la lingua latina non ha mai avuto luogo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Africa Asia Europa