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      Alla parentela ancora, cosí di consanguinità, come d'affinità, era opposto che, non tenendone le persone conto come altre volte si soleva, al presente a pena nelle persone grandi si ha memoria del quarto grado, quello si poteva tralasciar. Sopra di che furono assai dispute, essendo opinione d'alcuni che, sí come per tanti centenara d'anni quelli impedimenti erano stati osservati sino al settimo grado, et Innocenzo III ne levò 3 in una volta, restringendo l'impedimento al quarto, allegando 2 raggioni assai communi, che quattro sono gl'elementi e quattro gl'umori del corpo umano, cosí adesso, vedendosi che li 4 non si possono osservare senza molti inconvenienti, per piú giusta raggione si potevano restringer al terzo; a che contradicevano altri con dire che da questo si sarebbe facilmente passato a maggior restrizzione e finalmente venuto a quella del Levitico, che sarebbe stato un fomentar l'opinione de' luterani, concludendo che l'innovare fosse pericoloso; e questo parer, dopo molto essamine, prevalse. Erano alcuni di parer che l'impedimento per fornicazione, essendo secreto, fosse levato totalmente, e questa ancora non poté prevalere, vedendosi l'inconveniente, perché molte cose prima secrete si palesano dopo.
      Molti sentivano che in queste proibizioni non si facesse novità alcuna, ma ben che fosse concessa a' vescovi la facoltà di dispensar, e defendevano che quella stava meglio commessa a loro che alla corte, poiché essi, sopra il fatto avendo piú chiara cognizione de' meriti e delle cause, potevano essercitar piú giusta distributiva; che la corte di Roma dà le dispense a persone non conosciute e che spesso anco le impetrano con inganno, e non vi può metter diligenza per la lontananza de' paesi; senza che, ricevendo il mondo scandalo per l'opinione che non siano date se non a chi ha danari, sarebbe levata quell'infamia.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





Innocenzo III Levitico Roma