Si difesero li legati che erano chiamati a proporzione, perché erano in concilio 150 italiani e tra tutte le altre nazioni non piú che 60; di che mostrò restar sodisfatto il conte e, partito, disse a' suoi prelati che i legati, avendo principiato raggionamento per mostrar che non si doveva tener conto di nazione, l'avevano concluso mostrando d'averne tenuto sempre conto.
Il dí seguente fu consulta tra li legati et i 2 cardinali per considerar gl'avvertimenti degl'ambasciatori e per acconciare li capi di riforma in quel modo che s'avevano da dar a padri et il modo che si doveva tener nel parlarvi sopra. Nel che il cardinal di Lorena, avendo avuto nuove lettere di Francia con ordine che egli e li prelati francesi favorissero le cose del papa, tutto intento a sodisfar li legati, fu autore che si risolvesse di non lasciar votar sopra tanti capi in un tratto, ma riportargli in piú volte secondo le materie e finita una parte, dir sopra l'altra, et accelerar la sessione, lasciando da parte le cose che si trovassero aver qualche difficoltà, e concludendo quelle sole in che tutti o gran parte convenissero, et in particolare lasciar di proponer nel principio quelle dove gl'ambasciatori non convenivano.
[Congregazione publica su l'annullazione de' matrimonii clandestini]
Il dí 11 si comminciarono le congregazioni per stabilir gl'anatematismi e decreti del matrimonio; fu trattato sopra la proposta de' francesi di decchiarar irriti li matrimoni contratti da' figli di fameglia senza il consenso de' maggiori, e tra li primi voti vi fu differenza d'openioni.
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Lorena Francia Congregazione
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