[Rimostranze o correzzioni degli articoli di riforma]
In quella e nelle seguenti congregazioni furono dati i voti sopra li 20 capi di riforma proposti, ne' quali se ben non vi fu cosa di gran momento, nondimeno, per serie dell'istoria e dicchiarazione di molte cose che occorsero dopo, è ben far menzione delle principali.
Nel primo capo, che era dell'elezzione de' vescovi, dicendosi che vi fosse obligo di proveder del piú degno, tornò la difficoltà un'altra volta trattata, che era un legar le mani molto strettamente cosí al pontefice nelle collazioni, come a' re e prencipi nelle nominazioni, se dovessero esser ristretti a nominar una sola persona; e la maggior parte voleva che, levato quel comparativo, si dicesse solamente esser tenuti a proveder di persona degna. Ma dall'altro canto consideravano altri che da' padri era stato sempre usato il modo di dire che il piú degno fosse preferito, et adducevano la raggione, perché non può esser senza colpa chi antepone il manco degno, se ben idoneo, al piú meritevole. Vi fu assai che disputare, ma si trovò modo d'accommodarla, lasciando in apparenza la voce "piú degno", e parlando prima co' termini positivi, e poi passando a' comparativi, in maniera che s'intendesse la provisione libera, e cosí fu usata la forma di dire che si vede stampata, cioè che vi è obligo di proveder di buoni et idonei pastori e che mortalmente pecca chi non antepone li piú degni e piú utili alla Chiesa, restando a queste parole la natural esposizione, che molti sono li piú degni e piú utili rispetto a molti altri, che sono meno; nella qual amplitudine ha gran campo l'arbitrio di chi ha da proveder.
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Rimostranze Chiesa
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