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      Furono diverse altre cose da altri aggionte e fatte alcune opposizioni non di gran momento ad alcuni altri de' capi, sopra le quali, nascendo qualche differenze, per esser l'ora tarda, che già erano le 2 di notte, fu detto che s'accommoderebbe in congregazione generale, e per fine della sessione fu letto il decreto d'intimazione della seguente per li 9 decembre, con potestà d'abbreviarla, esplicando che s'averebbe trattato del sesto capo, differito per allora, e degl'altri capi di riforma essibiti, e d'altre cose pertinenti a quella; aggiongendo che, se parerà opportuno et il tempo lo comporterà, si potrà trattar d'alcuni dogmi, come saranno proposti al suo tempo nelle congregazioni.
     
     
      [Dottrina del matrimonio]
     
      La dottrina del sacramento del matrimonio conteneva che Adamo prononciò il legame del matrimonio esser perpetuo e che due sole persone possono esser congionte con quello; cosa che fu dicchiarata piú apertamente da Cristo, il qual anco con la sua passione ha meritata la grazia per confermarlo e santificar quelli che si congiongono. Il che è accennato da san Paolo, quando disse quell'esser gran sacramento in Cristo e nella Chiesa: laonde, eccedendo il matrimonio nella legge evangelica li vecchi maritaggi in questo di piú, che è la grazia, meritamente è numerato per uno de' sacramenti della nuova legge. Onde la sinodo, condannando le eresie in questa materia, statuisce gl'anatematismi:
      1 Contra chi dirà che il matrimonio non sia uno de' 7 sacramenti instituito da Cristo e non conferisca la grazia.


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Istoria del Concilio Tridentino
di Paolo Sarpi
pagine 1561

   





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