Se anco la sinodo ha da ricever le leggi dal pontefice, non si poteva scusare di non aver passato li suoi termini, poiché, se ben obliquamente, tuttavia però acremente riprende le passate azzioni di quel e d'altri pontefici. Dicevano li periti dell'istoria ecclesiastica il tirar a Roma tutte le cause de' vescovi esser una nuova polizia per aggrandir sempre piú la corte, poiché tutti gl'essempii dell'antichità e li canoni de' concilii di quei tempi mostrano che le cause de' vescovi, eziandio de deposizioni, si trattavano nelle regioni di ciascuno. Quelli che aspettavano qualche provisione sopra l'introdotto abuso delle pensioni, veduto quello che ne fu decretato nel decimoterzo capo, giudicarono che la materia dovesse passar a maggior correzzione, come l'evento anco ha dimostrato. Il decimoquarto capo era da ogni uno lodato, parendo che avesse levato le annate et il pagamento delle bolle che si spediscono a Roma per la collazione de' beneficii; ma in progresso di tempo, essendosi veduto che quelli restarono in piedi, né mai si pensò né a levargli, né moderargli, s'accorsero che si levavano solo li piccioli abusi delle altre chiese, restando verificato che dagl'occhi si levano le sole festuche, non mai li travi. Del statuto dell'unità o al piú della dualità de' beneficii, da ogni persona savia fu giudicato che questo secolo non era degno, e che non sarebbe servato se non in qualche miseri. Similmente l'essame in concorso nella collazione delle parochiali, ogni uno prognosticava che dovesse con qualche sinistra interpretazione esser deluso, e la profezia si verificò ben molto presto, perché non si stette troppo in Roma a decchiarare che non s'aveva da osservare concorso in caso di resignazione, ma essaminar il solo resignatorio, che fu un abolir il decreto per la maggior parte, poiché con la risegna i migliori sono esclusi e prescritto quello che piú piace al resignante, e non vacano li beneficii per altra causa se non casualmente.
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