21 Che la sinodo desidererebbe restituir la disciplina in tutti li monasterii, ma per la durezza e difficoltà del secolo non essendo possibile, per non tralasciar di operar sí che alcuna volta si possa provedervi, confida che il papa, per quanto vedrà poter comportar il tempo, provederà che a' commendati sia preposto in governatore persona regolare professa; e quelli che vacheranno all'avvenire non siano conferiti se non a regolari; e quelli che hanno in commenda monasterii che sono capi degl'ordini, se non gl'è proveduto di successor regolare fra 6 mesi, debbino far la professione o cedere, altrimenti le commende vachino. E nelle provisioni de' monasterii sia nominatamente espressa la qualità di ciascuno, altrimenti la provisione s'abbia per sorrettizia.
22 Che a quei decreti s'intendano tutti li regolari soggetti, non ostante qualonque privilegio, eziandio di fondazione, commandando a' vescovi et abbati di mandar in essecuzione immediate, e pregando e commandando a prencipi e magistrati d'assistergli sempre che saranno ricercati.
[Canone della riforma generale]
Continuò immediate la lettura della riforma generale, della quale, dopo essortati li vescovi alla vita essemplare et alla modestia negl'apparati, mensa e vitto frugale,
1 Viene proibito che delle rendite della chiesa non possino far parte a' parenti e famigliari, eccetto se sono poveri, estendendo quello che de' vescovi è detto a tutti li beneficiati secolari e regolari et ancora a' cardinali.
2 Che li vescovi, nel primo concilio provinciale, ricevino li decreti d'essa sinodo tridentina, promettino obedienza al papa, anatematizino le eresie condannate, e l'istesso faccia ciascun vescovo che per l'avvenire sarà promosso, nella prima sinodo; e tutti li beneficiati che debbono convenir in sinodo diocesana, in quella faccino il medesimo.
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Canone
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