E questa fù la prima legge che desse pena di morte à gl'Heretici: la quale per le acerbe discordie che nacquero ne' tempi sequenti trà quell'Imperadore, e trè Pontefici successivamente, non partori buon effetto d'estirpar l'heresie introdotte, anzi essend'occupati nelle guerre, e dissensioni tanto li Pontefici, e gl'altri Prelati, quanto l'Imperadore, e li suoi Ministri, l'heresie hebbero campo di radicarsi, ed ampliarsi. Finalmente morto nel sopradetto anno, mille dugento cinquanta l'Imperador Federico, ed essendo le cose di Germania in confusione, e l'Italia in un Interregno, che durò 23. anni, il Pontefice Innocenzo quarto, rimasto per la morte dell'Imperadore quasi Arbitro in Lombardia, ed in alcune altri parti d'Italia, applicò l'animo all'estirpazione dell'heresie, lequali havevano fatto gran progresso nelle turbazioni passate. E considerate l'opere, che per l'adietro havevano fatto in questo servizio li Frati di san Domenico, e san Francesco con la loro diligenza, e senza aver rispetto à persone, od à pericoli, hebbe per unico rimedio, il valersi di loro, adoperandoli, non come prima, solo à predicare, e congregare Crocesegnati e far essecuzioni straordinarie, mà con darli autorità stabile, ed eregerli un fermo Tribunale, il quale d'altra cosa non havesse cura. A ciò due cose s'opponevano: l'una, come si potesse senza confusione smembrar le cause d'heresia del Foro Episcopale, che le haveva sempre giudicate, e constituir un Offizio proprio per esse solo. L'altra, come si potesse escludere il Magistrato secolare al Giudizio del quale era commesso il punir gl'heretici, per l'antiche leggi Imperiali, e per l'ultime di Federigo, ed ancora per i propri statuti, che ciascuna Città era stata costretta ordinare, per non lasciar precipitare il suo governo in quei gran tumulti.
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