Il zelo indiscreto, che suol causare, ed essere nelle persone non versate ne gl'affari mondani, hà bisogno di questo freno: E contra le cose publiche non sono meno dannosi li medesimi effetti d'ambizione, d'avarizia, & indiscrezione; perche quando un Potentato non ha la grazia di chi commanda nelle cose Ecclesiastiche, la Religione è adoperata per pretesto, à fine d'opprimerlo.
Del 1322. Papa Giovanni XXII. publicò un severo Monitorio contra Matteo Visconte Signor di Milano, condannandolo d'heresia, e sotto questo pretesto commandò alla Serenissima Republica, che non tenesse commercio con lui, ne co' suoi sudditi; con tutto che altra causa non havesse, se non, ch'il Visconte seguiva la parte di Lodovico Bavaro Imperatore nimico del Papa: e l'istess'anno, il Rmo Guido Rangoni, Vescovo di Ferrara, e fra Buono Inquisitore, ammonirono la Serenissima Republica, che non fosse tenuto commercio con Rinaldo, ed Obizo dà Este, e loro adherenti, e sudditi, per ch'essi li havevano condannati per Heretici. Ne però vi fù altra causa, se non perché recuperarono Ferrara, occupata dalli Pontefici del 1355. Tenendo Malatesta, e Galeotto Malatesti la Città di Rimini, Papa Innocenzo VI. Commandò à Venezia, che non fosse tenuto con loro, né con gl'adherenti commercio, perche li haveva per sospetti d'heresia. Il medesimo Pontefice, quell'istess'anno usò la medesima maniera con la Serenissima Republica contra Francesco Ordelafo, per causa del Dominio di Forli, e contra Giovanni, e Guglielmo Manfredi, per causa di Faenza, facendo anco predicare la Crocciata contra loro.
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