Quel Spartano disse, che l'haver ristretto l'autorita Regia, non era stato diminuirla, mà farla più durevole. Perciò si deve credere per certo, che è servizio di Dio il rittener quell'Offizio tanto necessario per conservazione della Religione tra li suoi termini, e ch'il concederli autorità essorbitante, credendo che ciò sia un favorir la fede, è zelo indiscreto, atto à terminare in dishonor divino, danno della fede, e confusione publica. Ed in questo felicissimo Stato con molto servizio di Dio si è conservato pergli ordini, che di tempo in tempo la Serenissima Republica hà fatto per ovviare à gl'abusi che s'introducevano, amplificando l'autorità più del dovere. E mentre li medesimi ordini si osserveranno, e si rimedierà à qualch'altro abuso, ch'alla giornata nascesse, si conservarà tuttavia con gl'istessi frutti.
Il Capitolo XIX. Che li sortilegi, ed indovinazioni non appartenghino all'Inquisizione, è senza difficoltà alcuna, perche le medesime legi(9) Canoniche prohibiscono à gl'Inquisitori l'intromettersene, se non contengono heresia manifesta. Mà tanto più sarà bisogno, dar esecuzione à ciò, quanto che le persone imputate di tali delitti saranno donne, od altre deboli di cervello, che hanno più bisogno d'esser instrutte, ed insegnate dal Confessore, che castigate dal Giudice; e massime, se oltre ciò saranno persone honorate, quali non è condecente, con scandalo, e sturbo della casa far andare per li Tribunali. La medesima diligenza si doverà havere, che dal Tribunale dell'Inquisizione non siano assonti i Casi delle stregherie, come si dice nel Capitolo XX. o di Bestemmie ordinarie, secondo che è detto nel Capitolo XXI. poiche già per le leggi Civili, e Canoniche, e per l'uso di tutto il mondo è deciso, che non appartengono all'Inquisizione.
| |
Spartano Regia Dio Offizio Religione Stato Dio Serenissima Republica Capitolo XIX Inquisizione Canoniche Inquisitori Confessore Giudice Tribunali Tribunale Inquisizione Casi Capitolo XX Bestemmie Capitolo XXI Civili Canoniche Inquisizione
|