Il Magistrato secolare guarda l'atrocità, e punisce maggiormente quella, che è più ingiuriosa. L'Inquisizione hà rispetto al sospetto maggiore, che porta seco indizio più potente, che vi sia errore nella mente, se bene in se non fosse tanto ingiuriosa, e per questa causa alle volte, farà maggior capitale di parole dette contra li santi, che contra la Maestà Divina. Dall'Inquisizione la maggior pena che si dia, è condannare il Bestemmiatore all'abiurazione, la quale se è persona bassa, si può dire, che non sia pena di sorte alcuna. E per questa causa, acciochè trasgressioni tanto importanti non restassero impunite con scandolo, e mal essempio, è giusta, e necessaria la deliberazione publica, che il Magistrato giudichi la Bestemmia, e lasciar all'Inquisizione l'indizio d'heresia.
Mà ciò che pare assurdo ad alcuni, cio è, che due Giudizij si facciano nella medesima causa, non è inconveniente, quando le pene imposte non sono dell'istesso genere, ed il fine delli pregiudizi sia diverso. La medesima causa può essere giudicata in Civile, e poi in Criminale. Il fine del Civil Giudizio è dare il suo, à chi s'aspetta. Il fine del Criminale, è castigar l'usurpatore. Così ne' casi di Bestemmia hereticale, il fine dell'Inquisizione è, s'il Bestemmiatore hà falsa credenza, insegnarli la vera, ed assolverlo dalle censure incorse, per haver tenuto la falsa. Il fine del Magistrato non mira, senon à punir l'ingiuria fatta alla Maestà Divina. Le pene che l'Inquisizione impone sono spirituali, Abiurazioni, Assoluzioni, o Raggioni: e le pene ch'impone il Magistrato sono corporali.
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