Furono anche le Chiese Orientale, ed Occidentale in communione e carità Christiana per lo spazio di novecento, e più anni, nei quali tempi il Pontefice Romano era riverito, ed osservato, non meno dà Greci, che dà Latini, era riconosciuto per successore di san Pietro, e per primo tra tutti li Vescovi Orientali Cattolici. Nelle persecuzioni de' gl'Heretici imploravano l'aiuto suo, e dei Vescovi d'Italia, e la Pace si conservava con facilità, perche la suprema potestà era nei Canoni, ai quali l'una parte, e l'altra si professava soggetta. La disciplina Ecclesiastica era severamente mantennuta in ciascuna Regione dalli Prelati proprij di essa, non arbitrariamente, mà assolutamente, secondo la disposizione, ed il rigor Canonico, non mettendo mano alcuno nel governo dell'altro, aiutandosi l'un l'altro per l'osservanza dei Canoni. In quei tempi mai alcun Pontefice Romano pretese di conferir Beneficij nelle diocesi degl'altri Vescovi. Ne la Corte, all'hora, haveva introdotto il cavar danari dà gl'altri, per via di dispense, e Bolle. Immediatamente, che la Corte Romana entrò in pretensione di non esser soggetta alli Canoni, mà che per arbitrio suo potesse mutare ogni antica disposizione delli Padri, dei Concili, e delli Apostoli ancora, e che tentò in luogo dell'antico Primato della Sede Apostolica introdurre un Dominio assoluto, non regolato dà alcuna Legge, o Canone, la divisione nacque, e quantunque da settecento anni in quà più volte sia stata tentata la riunione, e pace, non si è potuto effettuar mai, perche si è atteso alle dispute, e non à levar quell'abuso, che fà la vera occasione d'introdur divisione, e che è la vera causa di mantennerla ancora.
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