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      Non sarà fuor di proposito narrar quì, ciò che si fece all'hora, e che essito havesse, massime in questa Città, acciò sia meglio penetrato ciò ch'al presente si opera. Essendo già prohibito il portar armi, od altro instrumento à gl'infedeli, con che potessero far guerra alli Christiani, il Decreto come honesto fù ricevuto dà tutti. La pronta obbedienza del mondo diede speranza à Papa Clemente V. di poter far un passo innanzi. Onde del 1307. publicò una Bolla, e commandò che niuno potesse portar mercanzia, di qualsivoglia sorte, alli paesi di Levante, ne meno lasciarle partir dai Porti, per andar à quel viaggio, sotto censura di scommunica, ed altre pene gravissime spirituali, e temporali; e tra le altre, che nissuno, che havesse portato, o lasciato portar mercanzie di qualsivoglia sorte, potesse esser assolto, senon pagando prima precisamente tanto quanto montava il Capitale portato.
      La difficoltà, per non dire impossibilità, d'osservare così rigido ordine, fece ch'in Venezia li contrafattori fussero molti, liquali in vita ci pensavano poco; mà in caso di morte, per ricever l'assoluzione lasciavano, secondo il commandamento del Papa, che fosse pagata la contrafazione, e non mancavano li Confessori di far efficaci offizi. Perciò negando l'assoluzione à chì non pagava, o non lasciava che fosse pagato quanto haveva portato di Capitale in Levante; molti che havevano fatto il viaggio più volte, si vedevano debitori, anco di più di quanto si trovavano havere alla morte. Perilche per testamento, per scarico della conscienza, lasciavano tutto il suo alla disposizione del Papa.


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Discorso dell'origine forma leggi ed uso dell'Ufficio dell'Inquisizione di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 128

   





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