I Libri de gl'Autori antichi, nel ristamparli, li hanno castrati, e levato fuori tutto ciò, che poteva servire all'autorità temporale.
Del 1607. stamparono in Roma, con publica autorità un libro intitolato, Index expurgatorius, dove notarono i luoghi, che in alcuni Autori devono essere Cancellati: dal qual libro ogn'uno ocultamente può vedere, che cose sono levate, o mutate in molti buoni Autori, che diffendevano l'autorità data dà Dio al Prencipe. In modo che al presente non si può più leggendo un libro dire, qual fosse il senzo dell'Autore, mà qual sia quello della Corte Romana, che hà mutato ogni cosa. E ciò che sopra tutto si direbbe incredibile, se non si vedesse in stampa: Clemente VIII. del 1595. nell'Indice publicò una regola, che tutti i libri de gli scrittori Cattolici, scritti dopo il 1515. possino essere corretti, ed emendati, non solo col levar via ciò che' non è conforme alla dottrina di Roma, mà anco con aggiongerli. Per metter in costume questo precetto, se ben posto in publico già sei anni solamente, e pur eseguito, e praticato continuamente dà settant'anni in quà: di modo che, se nelli scrittori non si trovarà buona dottrina, favorevole all'autorità temporale, sappiamo, chi l'hà levata. Se si trova favorevole per l'Ecclesiastica, sappiamo chi l'hà interposta: ed in somma potiamo esser certi di non haver libro alcuno sincero. Onde, poiche la mira non è altra, che d'estinguere, o corrompere quei libri, dà quali soli le persone di buona volontà puonno ricevere l'instruzione necessaria, convien anco, ch'il Magistrato secolare sia occulato, ne si lasci privare sotto finti pretesti, maggiormente di ciò che per lo passato si è fatto.
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