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      Se à Dio piacesse aprir gl'occhi à molti per operare che questa Dottrina, sicome è vera e Christiana, cosi fosse insegnata, e la contraria come perniziosa fosse rifiutata, cessariano innumerabili inconvenienti, che cotidianamente vediamo. Perche se vi sono persone al mondo, che operino per amor dell'honesto, il gran numero de' gl'altri si divide in due. Gl'uni che operano bene per timor delle pene spirituali, gl'altri per timor delle pene temporali. Quando si è levato il timor spirituale, è perduta l'ubbidienza di tutti quelli che stimano dover star secreti, e con favori, ed altri mezzi vietare e schiffare la pena, e di quelli anco che non la stimano, che tutti insieme fanno un gran numero. Dall'altra parte vediamo quanto facilmente alcuni diano obbedienza per timore spirituale, poiche Dio hà dato al Prencipe questi due mezzi d'essere ubbidito, cioè, per timore della pena temporale, e per conscienza; che cosi san Paolo predica. È gran mancamento lasciar perdere il secondo di questi mezzi, che non è il men necessario, con lasciar disseminare l'opposito contra la dottrina Cattolica.
      Recapitolando dunque i Capitoli raccolti in materia dei libri, saranno dieci.
      Il Primo. Che li contenuti nell'Indice del 1595. prohibiti per qualsivoglia causa, essendovi intervenuto il consenso del Prencipe, devono sempre esser tenuti per tali.
      Il secondo. Che per l'avvenire non sia permessa prohibitione clausulata, come si voglia, etiandio con censure, senon è ricevuta dall'authorità publica, come fù concordato.


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Discorso dell'origine forma leggi ed uso dell'Ufficio dell'Inquisizione di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 128

   





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