E naturalissimo ad ogn'uno che hà la Giurisdizione universale, di rimetter molte cose al Giusdicente particolare, o lasciargliele usurpare, e suol anco esser facile il farlo, per la molta autorità, che se li dà, e perche il Giusdicente universale occupato in molte cose, alle volte non attende; e qualche volta, se non è persona di buon sapere, crede che ciò sia un aiutarlo; siche non solo non ovvia l'inconveniente, mà ancora lo favorisce. Una causa non spettante al Giusdicente particolare presa una volta, serve per essempio di pigliarla la seconda, e dalle più volte, si forma finalmente la consuetudine, laquale poi serve di Legge, e non si può levare senza molte difficoltà, e resta la Giurisdizione universale sminuita, ed aperta la via alle turbazioni del Governo. Per queste vie, ed occasioni, gl'Inquisitori contra l'heresia non solo si sono sforzati di tirare diversi altri casi al loro Offizio, mà anco di appropriarsi il governo dell'Arte dei libri, e di commandare à diversi altri: e si vagliono perciò di due sorti di raggioni. L'una, che non commandano cosa di nuovo, mà ciò che anco senza il lor commandamento sarebbe debito, perche se commettono al Beccaro, che non venda carne la Quaresima, egli è obligato senza ciò à non venderla, siche il commandamento è un ammonir del proprio debito. Parimente dicono, che non fanno giurar simili persone, senon di ciò che sono obligati à fare, perche se fanno giurar ai Librari di non vender libri prohibiti, già sono di ciò debitori; nè altro si fà salvo che un aggiongere stimolo maggiore à far il proprio debito.
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