Mette nuove impositioni.
Preparativi de' Spagnuoli nello Stato di Milano e à Napoli.
Li Venetiani provedono alla libertà del mare.
Distribuiscono le cernide per la terra ferma.
Diversi ajuti vengono loro offerti da Proceri Francesi e da i Protestanti di quel regno.
Il Papa facendo poco fondamento sopra l'offerta de' Spagnuoli inclina assai all'accordo.
Suoi fratelli comprano Regnano da Lucio Savelli.
Spagnuoli passano ufficii appresso la Republica per D. Inigo de Cardenas Ambasciator residente.
Il somigliante fà il Fresnes Ambasciator di Francia sopra la prima parola data per far apertura della negotiatione.
Continuano però le preparazioni d'armi d'ambo le parti.
L'Ambasciator Inglese loda li Venetiani.
Il Fresnes propone nuovo partito.
Venetiani si dogliono della Corte di Spagna che si scusa della lettera scritta al Papa.
Si lamenta il Gran Duca di Toscana che non si attende alla sua mediatione di che vien ringratiato.
Il Rè Christianissimo fugge di dichiararsi per poter adoperarsi tanto più efficacemente all'accordo.
Il Rè Inglese si dichiara per la Republica e li promette ajuti.
La Republica communica al Rè di Francia tutte le sue raggioni e l'ordine tenuto da lei nell'opporsi alle censure.
Nel IV.
Si tenta di metter la Republica in differenza con i Turchi.
Impresa di Durazzo esseguita dalli Spagnuoli, se ne risente il Doge contro il Cardenas.
I Turchi accortisi del vero, promettono buona corrispondenza ed unione alla Repubblica.
Proverbio Turchesco.
Armata de' Turchi vien offerirsi.
Complimenti ed atti di Cortesia tra Giaffer Bassa ed il General Pasqualigo.
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