Pagina (74/236)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ricercò anche dall'Ambasciatore, il modo proprio & accomodato alla prattica del governo Veneto, come si potesse schifar' quest'incontro, quasi scoprendo desiderio d'esser ricercato d'interpositione, commandò di subito à Monsieur d'Alincourt suo Ambasciatore in Roma, che facesse col Pontefice ogni buon'officio per la Rep. In conformità di questo, Monsieur di Fresnes Ambasciator del Rè in Venetia nel 30. Marzo diede conto al Collegio, che il Papa haveva giustificato la causa sua appresso il Rè, essortando la Republica, come da se, che informasse il Rè acciò non restasse impresso, aggiungendo, che cosi esso, come l'Ambasciatore in Roma, havevano commissione di servir' sua Serenità: parole che tutte erano con ottimo zelo dette, cosi dal Rè, come dalli ministri suoi per trovar apertura di esser intromessi al componimento del Negotio, di che anco il Senato ringratiò il Rè, & all'Ambasciatore diede informatione sopra tutti li capi controversi, la qual' anco mandò al Priuli in Francia, acciò li rappresentasse al Rè, come anco fece. Mà subito che giunse l'avviso della publicatione del Monitorio in Roma, fù fatta dal Noncio Barberino sollecita instanza, che l'Ambasciator Veneto fosse escluso dalle Chiese, mà non potè ottener' cosa alcuna; non solo perche l'animo del Rè fosse di portarsi neutrale; ma ancora perche quel Regno tiene costantemente, che i Pontefici non habbiano alcuna potestà nel temporale delli Prencipi, ne meno possano proceder' con censure verso loro, ne verso li loro Officiali, nelle cose che toccano il governo: perilche fù sforzato il Noncio a deporre la sua pretensione; & fù trattato con l'Ambasciator Veneto al medesimo modo; ne per rispetto delle Censure Pontificie, si fece alcuna novità, anzi il Rè immediate udita la publicatione del monitorio fatta in Roma, si dolse grandemente del frettoloso procedere del Papa, gli spedì con diligenza, ricercandolo di prolongar' il termine, con dissegno d'intromettersi in questa controversia con ambe le parti per accomodarla: scrisse anco lettere particolari per questo effetto alli due fratelli del Pontefice, al Cardinal Borghese, & alli Cardinali Francesi, & se bene il corriero giunse, che li 27. giorni del Monitorio erano già spediti, non restò Monsieur d'Alincourt Ambasciator Regio in Roma di presentare le lettere, & di trattare col Pont. il quale scusò il termine spirato, che li toglieva il poter col prolongarlò, sodisfar' sua Maestà. Il Rè sentì con dispiacere, che la sua interpositione fosse cosi poco stimata, con tutto ciò deliberò di continuare, & scrisse all'Ambr suo che non restasse di trattar' col Pont. per aprir' qualche altra via al negotio del componimento.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





Ambasciatore Veneto Monsieur Alincourt Ambasciatore Roma Pontefice Rep Monsieur Fresnes Ambasciator Venetia Collegio Papa Republica Ambasciatore Roma Serenità Negotio Senato Ambasciatore Priuli Francia Monitorio Roma Noncio Barberino Ambasciator Veneto Chiese Regno Pontefici Prencipi Officiali Noncio Ambasciator Veneto Censure Pontificie Roma Papa Pontefice Cardinal Borghese Cardinali Francesi Monitorio Monsieur Alincourt Ambasciator Regio Roma Pont Maestà Ambr Pont