Borghese era stato loro detto, che se la Rep. mostrasse ossequio, rivocando la Legge delle Enfiteosi, & rimettendo i prigioni in mano del Rè, potrebbe esser, che il Papa sospendesse il monitorio per qualche giorni, acciò si potesse trattare. Soggiunse Fresnes, che si ricevesse in bene, l'interpositione del Rè, il quale haveva il suo Regno sicuro, & quieto, & senza interessi, & quello che fe, è solo per il bene commune degli altri: che se credesse poter con quel mezo comporre le controversie, manderebbe il maggior Prencipe di Francia, andrebbe anco esso in persona, che il Papa non è Giulio II. che habbia il fuoco in mano: che si confidi nel suo Rè, & se gli apra il cuore, che è Venetiano. Ritornò anco Fresnes la 3 volta, con dire, che per corrier espresso era stato avvisato, che il Marchese di Vigliena haveva pregato il Papa di non passar innanzi per alcuni pochi giorni, perche sarebbono venuti ordini di Spagna, & ufficii efficaci con la Rep. che sarebbe necessitata dar ogni sodisfattione, che per tanto non si risolvesse sopra l'ufficio de' Francesi, & che il Papa era di cio molto contento, & che era sino passato a dire, che quando credesse esser aiutato, haveva in mano tanto, da poter citar il Doge all'Inquisitione, & notarlo di Heresia: soggiunse però Fresnes, che essortava la Rep. a far presto, & risolversi, acciò non facesse sforzatamente, & con pregiudicio, quello, che poteva far volontariamente, & con honore: & che non facesse per altri quello che non voleva far per il suo Rè, amico, benemerito, & confidente.
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