& affermando, Che il cederle, sarebbe stato di pregiudicio à tutti li Prencipi, & che quando la Rep. havesse fatto cosa indecente, overo fosse restata offesa nella sua auttorità, sarebbe restato parimente offeso il Rè di Spagna per gl'interessi communi di tutti li Prencipi, & che si vedeva chiaro che il Rè di Spagna era volto all'accomodamento perilche non faceva bisogno precipitar il negotio, mandando innanzi quello che deve seguir dapoi, & aggiunse ancora, Che in ogni evento la Rep. non era mai per degenerar dalla virtù & costanza de suoi maggiori: Fresnes pregò il Prencipe, che non prendesse in cattivo senso le sue parole dette per singolar affettione, solo per significare, che havendo giurato il Papa, che nissun Cardinale hà assentito alla sospensione, se prima non fosse fatto qualche cosa a Venetia, era necessario pensar quello che si possa fare, & dove si può arrivare; il che pensato, con ogni confidenza communicare si poteva al suo Rè, come ad amico. Il Senato considerate le proposte di questi due Ambasciatori, fece risposta allo Spagnuolo, dicendo, Che è necessario applicar i rimedij à quella parte, d'onde viene il male; che à questi travagli la Republica non hà dato causa pur minima, mà tutti sono nati dalla volontà del Papa, il quale non solo hà tentato di violar la libertà della Republica, & volerli levar la potestà sua, mà è passato anco alle ingiurie, & offese; però desiderando il Rè di accomodar queste differentie, che non passino più oltre, è necessario voltarsi al Papa, & di la far nascer il principio, con la rivocatione delle ingiurie, & offese fatte, & che qua
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