Mà il francese rispose, Che il Rè conosce molto bene le ragioni della Republica, & il torto che è dal canto del Papa, col quale però non si deve proceder con ogni rigore, dando l'essempio delle humiliationi & sommissioni, che il Rè usò con Papa Clemente, esortanda(2) la Rep. ad usar ogni diligentia per trovar modo di accomodar le controversie: soggiungendo però, Che quando si venisse alle armi, (cosa che non crede) il Rè assisterà alla Republica: che li Spagnuoli non sono in stato di principiar una nuova guerra, & che le loro, sono parole, & apparenze, quali al sicuro non si ridurranno à gli effetti, mà pure, quando questo fosse, con amplissime parole promise l'assistenza del Rè: soggiunse però, Che il Papa parla dolcemente, & propone, Che si sospendano le Leggi che esso ancora sospenderà le Censure, anzi quando il Papa havrà la parola, che Leggi debbiano esser sospese, egli sarà il primo a sospender le Censure. Propose oltre cio Monsieur di Fresnes un'altro partito, mà come suo pensiero, Che (per metter fine ad'ogni litigio, & fermar il Papa con certezza, che le ragioni della Rep. restarebbono illese) si potrebbe rimetter tutte le difficoltà nelli due Rè, di Francia & di Spagna, i quali per interesse loro, & perche la cosa e commune a tutti li Prencipi, non potrebbono se non approvar le Leggi, & attioni del Senato; al che, essendo considerato quante difficoltà si sarebbono interposte innanzi che si havesse potuto ottener dal Papa, che si contentasse di altrettanto, & quando anco fosse ottenuto, quante altre si sarebbono attraversate innanzi la conclusione; fù rappresentata la proposta all'Ambasciatore, come poco riuscibile; & egli la pose in silentio.
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