Fù da alcuni creduto, che Cardenas (havendo inteso la communicatione fatta agli Ambasciatori di Francia & Inghilterra, conoscendo quanto mal'effetto produceva la lettera del Rè, & gli effetti conseguenti quella) venisse a risolutione di far quest'officio. Altri tenevano, che ne havesse ricevuto commissione espressa di Spagna; Certo è, che questo stesso officio era stato fatto alcuni giorni innanzi in Spagna coll'Ambasciator Veneto dal Contestabile di Castiglia, mandato espressamente a dirli, Che la lettera scritta dal Rè, di assister al Pontefice, non era per levar l'amicitia, che questa Maestà tiene con la Rep. mà solo per acquistar appresso il Papa, senza pensiero di venir all'arme in favor di lui, se non in necessità, cioè, quando egli fosse assaltato nello Stato suo. Et veramente, in Spagna operavano con sincerità all'accomodamento, & procuravano con ogni diligenza di persuader il Noncio appresso loro à praticar coll'Ambasciatore Veneto, almeno in secreto, acciò da quello potesse intender le cose, che non pareva loro conveniente dirli essi stessi; & in particolare la sicurezza, che il Rè li dava, di non ajutar il Papa, se non a difesa dello Stato suo da Oltramontani; & anco acciò gli narrasse quello che la Republica trattava con Francesi, mà il Noncio non consenti mai voler trattar coll'Ambasciatore Veneto, manco, secretamente.
Se bene il negotio dell'accomodamento era in mano di due cosi grandi Rè, nondimeno il Gran Duca di Toscana era soprafatto da un eccessivo desiderio, che si accomodasse per mano sua, & in questi tempi fece condoglienze, con il Residente della Rep. appresso di se, & fecele far parimente dal Residente suo a Venetia, con dire, che egli s'era adoperato efficacemente col Papa, non per altro fine, se non per la quiete della Republica; che egli non haveva alcun interesse che di amicitia, essendo le cose sue in stato sicurissimo; & che se dalla Rep. fosse stato corrisposto, & communicatoli la sua intentione, & datoli qualche libertà di trattare, havrebbe forse ridotto il negotio in qualche buono stato, aggiunse anco lunghi ragionamenti dell'utilità, & beneficio, che si riceve dalla concordia, & delli danni & incommodi della guerra: Al che fù risposto dal Senato al Residente suo, & ordinato à Roberto Lio, che li rispondesse à bocca con dire, Che la sincerità & benevolenza sua era molto ben nota al Senato; che gl'uffici fatti da lui col Papa, erano molto ben graditi, & che i discorsi suoi erano commendati & approvati; mà che il tempo non comportava, che la Republica condescendesse ad alcuna particolare proposta innanzi che le Censure fossero levate; perche havendo il Papa interrotto ogni commercio di trattatione, bisognava, Che col levar le Censure prima tornasse à dar adito, il qual aperto, si potrebbe procedere a quelle proposte, che si vedessero più proprie per metter fine alle differentie.
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