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      In Venetia, per la congregatione eretta dal fù Papa, aperta la via al Senato di risponder a Cardenas chiaramente, come li fece, con dire, Che era molto ben noto a tutto'l mondo, che la Republica non poteva toccar le sue Leggi in maniera alcuna; senza notabil detrimento del suo governo, & tanto più li pareva cosa maravigliosa, che alla Republica solamente si voltasse, & a quella si proponessero cose di tanto suo pregiudicio, & dall'altra parte fossero fomentate le pretensioni del Papa, Che se il fine era la quiete d'Italia, & della Christianità, si vedeva chiaramente se la Republica l'amava, & che apparivano manifesti segni del contrario nel Pontefice principale de' quali era la congregatione formata nuovamente per la guerra, la qual mostrava ben con questo nome, a che si mirava, & con la qualità de' soggetti introdotti in essa, si dichiarava dove erano fondati questi pensieri: Si fece insieme protestatione di non haver altro fine, ne intentione, che di difendersi; il che facendo, se si venisse alle arme, la causa nascerà dal Papa: però che, se il Rè di Spagna desiderava la quiete, facesse officio col Papa, d'onde era l'origine, & progresso di tutte le turbationi. Commendò anco il Senato gl'officij fatti dall'istesso Ambasciatore per la quiete; non restando pero di aggiungere, Che se altri altrove si fossero adoperati con buona intentione & destrezza come egli, non si sarebbe a questi termini, (accennando Vigliena di cui haveva avviso anco di Spagna, che non procedesse à questo scopo di quiete) Fù spedito anco un Corriero con diligenza a Francesco Priuli Ambasciator in Spagna, commandandoli di far officio col Rè, & con i ministri, in conformità. Fù anco chiamato nel medesimo tempo Mosieur di Fresnes, & datoli parte della congregatione di guerra nuovamente eretta, & delli Cardinali intervenienti in quella, mal'affetti alla Republica, & non confidenti à Francia; nel che, il Papa haveva mostrato poco rispetto al Rè, non aspettando la sua risposta; ne questo potersi ascriver ad altra causa, se non perche il Papa è tutto voltato alle turbe, & si confida nella dichiaratione di Spagna, non istimando gl'altri; confidato nell'appoggio, che reputa dover' havere il qual', sia per somministrargli la forza; aggiungendo, Che il Senato in confidanza communica con lui come Ambasciatore d'un Rè amico, & giusto; esser risoluto di far quanto potrà per difendersi, & propulsar le ingiurie con confidanza anco, che della Maestà del suo padrone posa sperare ogni assistentia per servitio commune.


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Historia particolare delle cose passate tra il Sommo Pontefice Paolo V e la Serenissima Repubblica di Venezia
di Paolo Sarpi
pagine 236

   





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