Replicò D. Francesco, Che egli non poteva risponder ne delle attioni, ne della mente del Papa, ne meno dichiarar qual ella si fosse, non essendo mandato da lui, mà dal Rè, dal quale se ben' hà ordine di procurar l'accomodamento con ogni spirito, non hà però commissione di discender'al particolare, & quando volesse scriver per ricever ordine, è cosa lunga, & improportionata al negotio che hà bisogno di risolutione, & che invecchiando sempre peggiora, che egli è nuovo al negotio, & però non deve propor' ne raccomandar' cosa alcuna, mà quando la volontà del Senato li sarà dichiarata confidentemente egli s'affaticherà in proponerla, & farà sì, che sia accettata.
A questo immediate rispose il Prencipe, Che quando il Senato intendesse, che cosa vorrebbe il Papa potrebbe trattar, & risponder, dichiarando la sua volontà mà stando la via chiusa per causa dell'interdetto, se non si leva, non è possibile che s'introduca alla buona trattatione, perilche, se vuol sapere la mente della Rep. ella è, Che ritornino le cose nello Stato di prima, innanzi che il Monitorio uscisse, & che il Pont. tratti tra Padre & filio, (come anco doveva fare) il che se havesse fatto havrebbe essentato tutti da questi travagli: Disse D. Francesco, Che questo ritornar in pristino non havrebbe avuto l'istesso senso appresso tutti, perche la Rep. l'intendeva, innanzi le Censure, & il Papa l'havrebbe inteso, innanzi che fossero fatte le Leggi.
Rispose il Prencipe, Che bastava bene ridur le cose a tale stato, che si potesse trattar tra Padre & figlio: che con la trattatione, s'accommodarebbe il rimanente, si come s'havrebbe fatto innanzi, quando il Papa non havesse deposta la qualità di Padre, & vestito quella d'ingiuriatore; se ben' anco quando si tornasse allo stato d'innanzi le Leggi, le cose sarebbono meglio composta, perche si havrebbe un Papa, come Clemente, o Leone, con i quali non sarebbono successe quelle difficoltà, si come in fatti non sono successe, con tutto che le Leggi fossero quasi in ogni parte, fatte, essendo quelli Pontefici, che conoscevano qual fosse l'autorità d'un libero Prencipe, & non mettevano mano nel governo altrui; Concluse l'Ambasciatore, Che havrebbe fatto la proposizione al Papa, & l'havrebbe affaticato.
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